Ciao, mi chiamo Alessandra.
E sono una grande mangiatrice di Avocado.
In un mondo pieno di #foodporn, #top, likes, followers e supermercati che ti fanno trovare qualsiasi frutto in qualsiasi periodo, stiamo perdendo completamente la cultura della nostra terra.
Sì, sono tante le cose che stiamo perdendo, oltre a soldi, tempo e soprattutto followers come dicevo prima.
Ma se stessimo perdendo la salute, oltre che l’occasione di dare valore ai nostri prodotti che tra l’altro sono tra i migliori in tutto il mondo?
Non voglio darmi esageratamente al patriottismo (stile film americano con la bandiera dell’Italia che mi sventola dietro insieme ai capelli) , ma parlarvi di dati effettivi.
Sul sito ufficiale dell’Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale, è stato scritto che l’Italia è tra i paesi europei più ricchi di Biodiversità grazie alla varietà di condizioni biogeografiche, geomorfologiche e climatiche.
Circa la metà delle specie vegetali e circa un terzo di tutte le specie animali presenti in tutta Europa, sono italiane.
E poi c’è ancora chi si stupisce della bontà della tradizione culinaria italiana!
“Però ho voglia di avocado!” mi dirai e come darti torto? Ecco, effettivamente così: immagina che sia inverno, hai freddo e hai bisogno di vitamina C. Credi davvero che sia un caso che ti trovi proprio nella stagione delle arance, dei kiwi?
Io lo credevo e, nonostante io non le sia mai abbastanza riconoscente, la natura continua sempre a fornirci frutta e verdura a seconda delle nostre necessità.
Da bambina avrei mangiato solo albicocche e non accettavo e non capivo perché dovevano privarmene d’inverno. Se andate al mercato ora, le trovate eppure non è stagione. Provate a chiedere quale sia la provenienza di quelle albicocche. Probabilmente vi diranno che sono spagnole. Sapevate che molta della frutta che viene detta provenire dalla Spagna è in realtà originaria del Nord Africa, dove non ci sono controlli sulla produzione? Vengono infatti spediti poi in Spagna, lavorati ed ecco che appare la scritta “Made In China”. Ops scusate, ho avuto un lapsus: “From Spain” intendevo dire. XD
I controlli che vengono effettuati sulla produzione e la vendita dei prodotti italiani (frutta e verdura) sono invece i più severi e restrittivi. Questo fornisce una garanzia sulla qualità e soprattutto sulla nostra salute.
Per mangiare sano, basta informarsi, comprare prodotti a km 0 (magari anche percorrendo 0 km), e fare affidamento ad esperti di frutta che lavorano nel campo da 60 anni.
Ciao, sono Alessandra e da oggi mangio a km 0.
P. S. #foodporn tanto lo metto comunque.
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